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L’ultima estate di Cesarina Vighy



" Eccoci qua dopo anni di quiete che si potrebbero chiamare anni felici se solo sapessimo, mentre la si vive, che quella è la felicità. "


" Se credete in qualche dio, tenetevelo stretto. Può darsi che serva, all'inizio o alla fine, soprattutto se non vi fate troppe domande di tipo razionale. Pregatelo invece, o bestemmiatelo; ringraziatelo o maleditelo: servirà, forse, a tenere aperti i canali di comunicazione.
Se non credete in niente, meglio così: un pensiero di meno. Molti osservatori professionali riferiscono che muoiono meglio gli atei."



Ultimi pensieri e riflessioni della scrittrice al tramonto della propria esistenza, un tramonto forzato da una grave malattia degenerativa che la porta a un viaggio nei ricordi e nella sua vita che, tutto sommato, è stata piena e soddisfacente.
Se devo essere sincera il romanzo mi è piaciuto a metà, mi piace il suo sarcasmo a volte celato da un divertente senso dell’humor ma a tratti cinica, un cinismo contaminato sicuramente dall’amarezza di dover vivere una vita prigioniera del proprio corpo. 
La parte della sua infanzia l’ho trovata un po’ confusionaria descritta come alla rinfusa, poco chiara ecco; mentre i suoi pensieri, le sue riflessioni sulla vita e sulla morte imminente erano profondi ed interessanti. 
Sa scrivere bene e ad effetto ma a volte diventa noiosa.
Lettura non semplice, se cercate una lettura che vi distragga e che sia piacevole questo libro non fa per voi, almeno non per il momento.


                                                   a presto! 

La Portalettere di Francesca Giannone


“Anna e Antonio non si erano più parlati, dopo quella notte di nove anni prima.
Quanto può essere tenace, l’amore che cede il passo all’odio?


Fin dalla prima pagina veniamo catapultati nel Salento, proprio assieme alla corriera che prendono Anna e suo marito Carlo. Siamo lì, fra i vicoli salentini, fra la gente del posto, quella un po’ chiusa e bigotta ma fatta anche di persone oneste e di instancabili lavoratori.
Il profumo della campagna, delle lettere e del vino si mescola tra le caratteristiche varie dei personaggi.
Poi c’è Anna la forestiera, che porta con sé aria di novità, di indipendenza, anticonformista in una società sudista patriarcale. "Anna vorrebbe fare un lavoro che fanno gli uomini, vorrebbe portare i pantaloni, Anna si batte per i diritti delle donne, Anna vuole votare, Anna non sottostà ai dogmi antiquati della società".
Anna donna intelligente, schietta e sensibile.
Libro che scorre velocemente, come scorrono veloci i periodi storici di sfondo: la guerra, il 2 Giugno, la nascita della repubblica; non ci sono pause, si legge tutto ad un fiato.
Ottime le introspezioni dei personaggi, anche quelli secondari che non perdono mai spessore soprattutto difronte alle fragilità e la meschinità dell’essere.
Si porta a confronto la caratteristica della personalità del sud contro quella del nord, nessuno è migliore dell’altra, nessuno vince sull’altra. Entrambe non sono immune da difetti e né sono prive di virtù.
Bel libro, buon lessico buon tutto!!
Mi ha incollato alle pagine e soprattutto non ti affezioni solo alla protagonista ma un po’ a tutti quanti. Mi mancheranno…
lettura consigliata!!!!

Consiglio l'acquisto La Portalettere




                              

 Ciao e a presto!


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Box saluti veloci